Il 24, 25 e 26 ottobre si è svolta in tutta Italia una tre-giorni di mobilitazione dentro a scuole e università per la liberazione dei saperi, durante la quale migliaia di studenti si sono resi protagonisti di assemblee, lezioni in piazza, occupazioni, autogestioni e presidi permanenti opponendosi con contenuti e proposte alla L. 953 (Aprea), allo smantellamento del Diritto allo Studio, all’introduzione dei prestiti d’onore, alle pessime condizioni dell’edilizia scolastica ed universitaria. Oltre agli studenti universitari, che hanno tenuto un’assemblea nell’atrio dell’Università Statale (via Festa del Perdono), si sono tenute assemblee d’istituto e autogestite in numerose scuole di Milano e provincia come al Liceo Leonardo, all’Istituto Allende-Custodi, allo scientifico Cremona, all’istituto Torricelli e al liceo Casiraghi. La tre-giorni sì è conclusa venerdì con una grande azione a Milano in cui le studentesse e gli studenti delle scuole e delle università hanno occupato l’ex Provveditorato degli studi di Via Ripamonte, 42, chiuso da oltre 4 anni, emblema di vent’anni di politiche di distruzione sistematica della scuola pubblica e dell’annullamento del diritto allo studio regionale attuato in Lombardia dalla giunta Formigoni.
Per oggi, alle 15.30 all’ex Provveditorato gli studenti hanno lanciato un’assemblea per rilanciare la mobilitazione.
“Non abbiamo intenzione di fermarci qui e per questo torneremo a farci sentire nelle prossime settimane verso l’iniziativa Firenze 10+10, in cui incontreremo studentesse e studenti di tutta Europa per un’assemblea internazionale e verso il 16 Novembre date in cui scenderemo in piazza, con uno sguardo agli scioperi generali nei paesi mediterranei, per ribadire la nostra ferma unaopposizione alle politiche di austerity, di privatizzazione dei saperi, di distruzione della rappresentanza studentesca e di tagli all’istruzione” dicono gli studenti dei collettivi che partecipano all’iniziativa.
“Non ci accontentiamo di quello che ci vuole lasciare la Fornero” incalzano anche gli studenti di LINK-Coordinamento Universitario. Infatti dall’occupazione è stato lanciato anche il Manifesto per la Liberazione dei Saperi, che raccoglierà contributi di tutto il mondo della conoscenza, del lavoro, e di vuole cambiare la società senza rinchiuderla nei recinti dell’austerity, del mercato, del liberismo.
Siamo la promessa di un domani migliore! Liberiamo i saperi per liberare le persone!