Il 14 novembre siamo scesi in piazza per aderire ad una giornata di protesta europea, giornata in cui i PIGS (Portogallo Italia Grecia Spagna) ovvero gli stati maggiormente colpiti dalla crisi protestavano contro le misure dettate dalla Troika, misure di austerità messe in atto tagliando su welfare, stipendi e diritti.
Gli studenti di Milano volevano esprimersi e farsi sentire sotto il Palazzo delle Stelline, sede dell’Unione Europea, ma ancora una volta è stato deciso che non si doveva lasciar avvicinare un corteo a un luogo simbolo del potere. Le cariche e i manganelli della polizia si sono brutalmente abbattuti ancora una volta sui bookblock degli studenti seguendo la linea di repressione attuata a livello nazionale, perché quando le ragioni della protesta sono forti è sempre necessario cercare di trattarle come un problema di ordine pubblico e impedire la manifestazione del dissenso capace di dissacrare e fare emergere le contraddizioni del sistema.
Lunedì 17 dicembre mattina a casa di alcuni studenti si sono presentati dei funzionari della DIGOS, che hanno perquisito le loro abitazioni cercando prove a loro svantaggio e cercando di creare un clima di paura, cercando di intimidire e punire i nostri compagni per bloccare e diminuire la forza e la decisione di tutto il movimento, ma non sarà così. Esprimiamo solidarietà verso i compagni presi di mira, e crediamo che ora meno che mai il movimento debba fare il gioco di chi vuole metterci a tacere:continueremo a protestare e a farci sentire, a costruire alternative dal basso, finché il sistema non cambierà radicalmente come vogliamo noi, garantendo diritti e democrazia a tutti.