Domani, venerdì 10 ottobre 2014 gli studenti italiani e lombardi torneranno a riempire le piazze. Questa volta non si tratta di una ricorrenza, perché le rivendicazioni non sono ricorrenti: dopo anni di politiche di tagli alla scuola e ad ogni aspetto del diritto allo studio, ci troviamo davanti una scuola pubblica che ha subito troppi attacchi. Per questo domani, non saremo in piazza per dire no, dovremmo dirne veramente troppi. Domani saremo in piazza per chiedere una scuola pubblica gratuita, accessibile e di qualità!
Questa richiesta racchiude in se numerose rivendicazioni: accessibilità per tutti gli studenti a libri, trasporti, materiale scolastico, luoghi della formazione e tutto ciò che possa concernere la libertà di ogni individuo di potersi formare a prescindere dalla fase di crisi economica che stiamo attraversando. In particolare, in Lombardia queste problematiche si riscontrano maggiormente a causa di Dote Scuola (un modello di supporto al diritto allo studio totalmente escludente per le famiglie meno abbienti) e della totale assenza di welfare studentesco nella nostra regione.
Troppo spesso, soprattutto in Istituti Tecnici e Professionali, assistiamo a neodiplomati che sono costretti a fare una scelta di convenienza sul se proseguire con gli studi o se cercare speranzosamente un lavoro e questa cosa è inaccettabile. Tuttavia se da una parte è doveroso chiedere che i cittadini abbiano la possibilità di formarsi a prescindere dalle possibilità economiche, dall’altra è altresì drammatico il dato del 46% disoccupazione giovanile a fronte di un mercato del lavoro che si sta evolvendo in favore di contratti precari che prevedono anche una minima assunzione dei giovani ma senza alcuna tutela e con una retribuzione irrisoria o gratuita (giustificando ciò con il fatto che sono mansioni formative). Per ciò non possiamo che esprimere il nostro dissenso verso il Jobs Act e il modello di lavoro che in EXPO vedrà il suo culmine.
Infine, troviamo assurda una riforma della scuola che si basi interamente su merito e competizione, due valori che non appartengono a un modello di scuola che guardi al futuro perché son valori a nostro avviso, inutili, ingiusti e inapplicabili. Non ci può essere meritocrazia se non si parte dalle stesse condizioni di partenza. Non è la nostra scuola un luogo in cui gli studenti competono e non cooperano e non condividono le potenzialità per raggiungere la soluzione di un problema. La consultazione lanciata dal Governo non possiamo che etichettarla come fasulla per una banale motivazione: chiunque può votare quante volte vuole e autodichiarando la componente scolastica di cui fa parte a domande indotte e limitative. Per noi la partecipazione è un’altra cosa e lo dimostreremo domani nelle piazze.
Di Seguito, l’elenco completo dei concentramenti lombardi:
MILANO – Piazza Cairoli ore 9.30
https://www.facebook.com/events/285695424954550/
SESTO SAN GIOVANNI (MI) (verso MILANO) – Piazza Rondò ore 8.30
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VARESE (verso MILANO) – Stazione FS di Varese ore 7.45
https://www.facebook.com/events/669981879746122/
MONZA – Arengario di Monza ore 8.30
https://www.facebook.com/events/471270433014832/
VIMERCATE (MB) (Verso Monza) – Omnicomprensivo ore 7.45
https://www.facebook.com/events/704997049582847/
LECCO – Stazione FS
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MANTOVA (Network Studentesco) – Viale Risorgimento, stazione APAM ore 8.30 https://www.facebook.com/events/821330707889996/
BERGAMO – Piazza Marconi, Stazione FS ore 9.00
https://www.facebook.com/events/687983941298209/
COMO – Piazza Cavour ore 9.00
https://www.facebook.com/events/1514898198753835/