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Non in nostro nome! – Cronache di una giornata di sciopero generale

Oggi 12 dicembre, migliaia di studenti lombardi sono tornati in piazza a Milano e a Brescia in occasione dello sciopero generale.
E’ stata una grande giornata di mobilitazione in cui le lotte si sono intrecciate. Il nostro corteo è stato convocato in occasione dello sciopero generale (che, nella nostra regione, ha visto un’adesione che ha raggiunto l’80%) perchè il contrasto al Jobs Act, alla Buona Scuola, alla Legge di Stabilità e al Governo Renzi è terreno comune di lotta per studenti e lavoratori. 
A Milano, in particolare, seimila studenti hanno sfilato per le vie cittadine. 

Partito da largo Cairoli, il corteo nel giorno del quarantacinquesimo anniversario della strage di Piazza Fontana ha deposto una corona di fiori in ricordo delle vittime della strage di Stato.

In seguito si è diretto verso la Prefettura effettuando un’azione volta a esprimere la nostra volontà di “dare un calcio” al governo Renzi e alla precarietà tramite un lancio simbolico di palloni da calcio.

Infine, giunti sotto la sede del Consiglio Regionale Lombardo in piazza Duca d’Aosta, abbiamo riportato a Maroni il pacco che ci ha donato: i tagli del 40% alle spese di funzionamento generale delle Università lombarde. Un gravissimo ed ennesimo attacco ai luoghi della formazione della nostra regione. La nostra azione è stata pensata come pacifica: 20 studenti travestiti da babbo natale hanno scavalcato e sono arrivati fin all’ingresso del Pirellone. Nonostante ciò, non sono mancate delle azioni violente da parte della polizia che, ancora una volta, ha sparato lacrimogeni in direzione degli studenti.

A Brescia invece, ci siamo uniti al corteo confederale che, partito da Piazza Garibaldi, si è concluso in Piazza della Loggia dove, in un giorno simbolico, sono state ricordate le vittime della strage di Piazza della Loggia, strage compiuta durante una manifestazione sindacale contro il terrorismo neofascista.

Preme dire che il periodo che andiamo ad affrontare vedrà ulteriori tappe sia da parte del Governo romano sia da parte di quello lombardo che non ci vedrà indifferenti.
Gli studenti torneranno nelle piazze quando verranno discussi i decreti attuativi del Jobs Act, quando la Buona Scuola verrà discusssa in parlamento e si sentiranno le conseguenze dei tagli operati dalla Legge di Stabilità.  
Torneremo a mobilitarci anche contro il Buono Scuola che in questo dicembre verrà rifinanziato. Vogliamo un diritto allo studio che garantisca a tutti di accedere all’istruzione.

Buono Scuola? Buona Scuola? Jobs Act? Legge di Stabilità? NON IN NOSTRO NOME!