Oggi, 17 novembre 2015, siamo scesi in piazza a Milano con un corteo regionale e a Bergamo con un corteo locale per la Giornata Internazionale dello Studente.
Per ricordare gli studenti giustiziati ingiustamente in Cecoslovacchia per aver manifestato liberamente nelle strade abbiamo rinominato Largo Cairoli in Largo 17 Novembre – Giornata Internazionale dello Studente.
Gli studenti durante il percorso di costruzione del corteo e in piazza hanno posto al centro il tema del diritto allo studio: infatti deve essere garantita a tutti la possibilità di frequentare una scuola, senza far pesare i costi dei materiali e dei testi scolastici e senza dover fare costosissimi abbonamenti ai trasporti. In più tutti i luoghi culturali, le mostre, i teatri, i cinema, devono essere accessibili agli studenti, che devono potersi formare e devono poter sviluppare i propri interessi come meglio credono.
Deve anche essere garantita la possibilità di seguire le lezioni in edifici non fatiscenti, in sicurezza, che non ci crollino in testa, e adatti alle esigenze.
Per questo a Bergamo è stato costruito un muro di mattoni, e a Milano sono state scaricate delle macerie davanti al Comune, per chiedere immediati interventi di messa in sicurezza degli edifici e di costruzione di nuovi. Non è accettabile che muoiano studenti perchè non vengono controllati gli edifici!
Passando davanti al Consolato Francese gli studenti hanno deposto un mazzo di fiori assieme ai tanti già presenti in solidarietà ai parenti delle vittime dell’attentato di venerdì, e in simbolo di vicinanza a tutti i Francesi.
A Milano, quasi alla fine del corteo, una delegazione di studenti è stata ricevuta dall’assessore regionale all’Istruzione Aprea. L’assessore ha dichiarato di non essere disposta a fare passi indietro sul sistema Dote Scuola e sui finanziamenti alle scuole private.
Oltre a questo l’assessore ha dato risposte positive sulle due rivendicazioni fondamentali della mobilitazione: il reddito di formazione e l’abbonamento trenord per studenti.
Per entrambe le questioni verranno aperti dei tavoli con la Regione e con l’assessore ai trasposti Sorte, per capire le modalità con cui verranno attuate. Di certo questo è un segnale di svolta nelle politiche lombarde sull’istruzione, che da anni prevedevano solo grossi finanziamenti alle scuole private.
Il corteo milanese si è poi concluso con un’assemblea davanti a Stazione Centrale.
Da Bergamo sono state mandate all’assessore le stesse rivendicazioni regionali.
Attendiamo passi avanti sui tavoli di discussione, se il processo avrà esito positivo e non si rivelerà solamente una promessa illusoria finalmente in Lombardia si vedranno passi avanti richiesti da anni in merito al diritto allo studio.
Stay tuned
#xtutti #17now
Unione degli Studenti Lombardia