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[Da Generazione Presente] Natale a Rozzano

Parziale ma utile rassegna stampa

Venerdì 27 novembre 2015

Il Giorno – “Rozzano, il preside cancella la festa di Natale. E la scuola rimuove anche i crocifissi – Proteste dei genitori per le scelte dei dirigenti del Garofani.” – Massimiliano Mingoia

La Repubblica di Milano – Rozzano. Natale laico a scuola dopo la strage di Parigi: niente saggio né crocifisso. Polemiche – l’autore dell’articolo non viene riportato

Avvenire – Rozzano, festa di Natale “cancellata” – l’autore dell’articolo non viene riportato

Lunedì 30 novembre 2015

Il Corriere della Sera – Milano – 9:55 – Rozzano, Salvini: nessuno tocchi il Natale. I volantini «Parma vergognati». L’attacco della Cei – Olivia Manola

L’articolo de Il Giorno riporta diffusamente della decisione del preside dell’Istituto Garofani di Rozzano di annullare la festa di Natale e rimuovere il crocifisso dalle aule, specificando tra le altre cose che il preside si è opposto all’inserimento di canti di connotazione più marcatamente religiosa tra quelli preparati dai bambini per la festa della scuola in programma a fine gennaio.

Rilanciano la notizia numerosi quotidiani locali e nazionali, che sostanzialmente riprendono i toni e i contenuti dell’articolo de Il Giorno. L’articolo de La Repubblica di Milano, purtroppo pubblicato anonimo, oltre a stralci dell’articolo citato come fonte, riporta anche alcune dichiarazioni di esponenti dei partiti della destra (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega Nord) e, finalmente, dello stesso preside Marco Parma.

Un altro anonimo giornalista che scrive sulla versione online dell’Avvenire, sempre citando l’articolo apparso su Il Giorno, parla di “annullamento dei simboli religiosi della festa”. Inoltre aggiunge una breve dichiarazione di un parroco di Rozzano e le stesse dichiarazioni del preside riportate da Repubblica; purtroppo, in mancanza di un orario di pubblicazione in calce all’articolo, è difficile capire a chi siano effettivamente state rese tali dichiarazioni.

Nel giro di un fine settimana la notizia viene rimbalzata e seguita da tutti i siti web di informazione, e porta il preside alla decisione di rassegnare le dimissioni dalla reggenza della scuola primaria, conservando invece la carica presso l’Istituto superiore Italo Calvino di Opera.

L’articolo de Il Corriere della Sera di Milano di lunedì mattina riporta diffusamente i commenti di Matteo Salvini, presentatosi davanti alla scuola e invitato ad entrare da alcuni membri del Consiglio d’Istituto, sulla sporcizia e sul degrado riscontrati all’interno dell’edificio. Inoltre vengono riportati alcuni slogan contro il preside Parma trovati su volantini e striscioni appesi davanti all’Istituto Calvino. Nello stesso articolo, che si conclude con i commenti di alcuni esponenti di Forza Italia e del segretario generale della Conferenza episcopale italiana, viene lasciato uno spazio al contenuto della lettera aperta pubblicata sul sito dell’Istituto Garofani, in cui il preside parla di “bufera mediatica”.

Intervista a uno studente dell’Istituto Italo Calvino di Opera

Puoi spiegarci come è divisa la tua scuola?

Praticamente il mio preside è preside di due scuole: l’Istituto superiore Italo Calvino di Rozzano, che ha una sede distaccata a Opera, che è la mia, e poi la scuola elementare Garofani, sempre a Rozzano, di cui era preside reggente, e dove il 20% degli studenti è di religione musulmana.

Cosa è successo esattamente in questi giorni?

Venerdì, sui social e su tutti i media, anche al telegiornale, è uscita la notizia che il preside avesse cancellato la festa di Natale alla sede centrale e alle elementari di via Garofani. Poi questa mattina (lunedì, ndr) davanti alla mia scuola è stato trovato uno striscione appeso da – si è detto – gruppi neofascisti, ma in realtà da quello che c’era scritto non si capiva, e non erano firmati da nessuno. Penso che sia stato messo da studenti del mio Istituto perché era davanti alla nostra sede. Invece davanti all’Istituto di via Garofani c’erano Salvini, Forza Italia, la Meloni. Salvini ha portato venti presepi per addobbare le aule.

Cosa pensano i professori e gli studenti della tua scuola di quello che è successo?

Molti professori erano a favore del mio preside, perché sostenevano il fatto che la notizia fosse stata gonfiata dai media: non è vero che il preside ha cancellato la festa di Natale. In realtà, come si legge anche in una sua dichiarazione, non ha permesso a due madri, che volevano insegnare canti di Natale religiosi nell’intervallo, di entrare a scuola, perché di fatto non si può. Mi è stato detto da una mia professoressa che la scuola elementare di via Garofani aderisce a un progetto in cui vengono insegnati ai bambini canti tipo “Per fare il tavolo ci vuole il legno”, che poi non è neanche un canto di Natale, e il teatro ha dato la disponibilità ad ospitare il saggio per il 21 gennaio. Quindi ci sarà una festa, ma a gennaio. Per quanto riguarda i crocifissi, in effetti non ce ne sono nelle classi. Ce n’erano tre, ma il Consiglio d’Istituto ha deciso di toglierli per uniformare le classi, perché ovviamente non c’erano i fondi per comprarne di nuovi… Non abbiamo i fondi per comprare la carta igienica! A parte che il preside è stato preso come capro espiatorio, perché le decisioni vengono votate in Consiglio d’Istituto e del Consiglio d’Istituto fanno parte il preside, il vice preside, i rappresentanti dei docenti, quelli dei genitori, che se non sbaglio sono due, e i rappresentanti degli studenti.

I rappresentanti degli studenti erano d’accordo con questa decisione?

In realtà l’anno scorso, quando si è cominciato nell’altra sede dell’Istituto a parlare di un festeggiamento laico da tenersi a gennaio, i rappresentanti degli studenti non c’erano, perché alle elezioni non si era presentata nessuna lista di Rozzano, quindi tra le due sedi, invece che quattro, c’erano solo i due rappresentanti della mia sede, quella di Opera. Quindi quei due voti non c’erano.

Da Generazione Presente www.generazionepresente.it