Apprendiamo a mezzo stampa la notizia dell’arresto di un funzionario e due dirigenti del comune di Milano per tangenti dovuta all’assegnazione di appalti comunali, tra cui pure quello di un bando riguardante l’edilizia scolastica. Il bando sulla sicurezza delle scuole è stato oggetto di una vera e propria pianificazione a tavolino tra imprenditori interessati e dirigenti comunali.
Le nostre scuole versano in una condizione di precarietà strutturale e sono considerate un oggetto su cui speculare, a discapito della sicurezza degli studenti. A Milano sono innumerevoli i casi di edifici scolastici vicini a condizioni disastrose e di inagibilità.
Uno fra tanti potrebbe essere l’I.I.S.S. Pietro Verri dove più i giorni passano meno finestre ci sono. Una scuola dove la maggior parte delle porte ti dà una sola sicurezza: quella di rimanere bloccato dentro alla classe. Crepe che attraversano i muri, finestre fatte di materiali ormai deteriorati che fanno entrare l’acqua in classe in caso di pioggia, e in caso di giornata con basse temperature lasciano passare l’aria tanto che in classe non si riesce a fare lezione per il freddo.
Altro esempio il Marconi, dove i bagni non funzionanti nell’ ala nuova della scuola sono diventati ormai la normalità o i pannelli dei soffitti che minacciano sempre di cadere. Dobbiamo aspettare che accada una catastrofe per intervenire?
L’elenco di scuole che vivono una condizione poco piacevole potrebbe andare avanti molto a lungo, considerando anche le numerose scuole della provincia.
Dopo questo grave episodio chiediamo una maggior vigilanza al comune di Milano, perché riteniamo inaccettabile che si speculi sulla nostra sicurezza e sugli edifici della formazione; perché vogliamo essere sicuri da vivere e non sicuri da morire!