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12 MAGGIO: Studenti in piazza #BASTATEST

Ci stiamo mobilitando da mesi, alcuni di noi hanno provato a scrivere una lettera a Renzi, a usare i social network, a contattare la stampa, ma senza alcuna risposta.


Il Ministro Giannini il 17 Aprile avrebbe dovuto incontrare le associazioni studentesche ed in quella data l’Unione degli Studenti avrebbe dovuto consegnarle le centinaia di lettere scritte dagli studenti di tutta Italia contro il numero chiuso. Ancora una volta, dopo un rinvio e la mancata partecipazione del Ministro al Consiglio Nazionale dei Presidenti di Consulta, la Ministra ha scelto di rifiutare l’incontro con gli studenti ed di avere altre priorità.
Il 22 Aprile, giorno dell’uscita dei punteggi, abbiamo consegnato le lettere delle centinaia di studentesse e studenti al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Queste lettere rappresentano quanto ci sia dietro al numero chiuso: non numeri per graduatorie, ma persone, sogni, sacrificio e paura del futuro!


Il Governo non può più ignorare la questione del numero chiuso, che non è mai stata seriamente oggetto di un dibattito politico e istituzionale sulla sua necessità e sulle sue alternative sempre più necessarie.


Se la nostra necessità di costruirci un futuro, con la possibilità di studiare quello che vogliamo e senza precarietà e con un lavoro degno, non costituisce una priorità politica, ci faremo sentire una volta per tutte.
Pretendiamo che il nostro futuro non sia ridotto ad una questione numerica.
Pretendiamo che non ci siano chiuse le porte dell’università a causa di una carenza di fondi, spazi e strutture che non deve pesare sugli studenti, ma essere priorità politica del Governo.
Pretendiamo risposte e che sia avviato un dibattito politico serio sulla questione.
Il numero chiuso oggi non solo è un sistema che spaccia per meritocratica una selezione ingiusta ed iniqua, ma è anche un sistema immotivato.
Secondo le stime OCSE l’italia è uno dei paesi col più basso numero di laureati in medicina e secondo le stime ed è prevista una carenza di 22.000 medici dal 2018.
E’ questa l’idea di sviluppo dell’Italia che hanno? Distruggere il nostro futuro e non pensare alla salute di milioni di persone?
Quest’anno il test d’ingresso anticipato ad Aprile è stato un ulteriore svantaggio per noi studenti, un test pieno di irregolarità e che ci ha costretto a mettere in secondo piano la scuola, causandoci notevoli problemi con il recupero dei compiti in classe e delle interrogazioni.
Siamo stanchi dei Ministri sordi alle nostre istanze, siamo stanchi della superficialità del dibattito pubblico sul tema, siamo stanchi di vederci tarpate le ali.


Inoltre, martedì 13 maggio, gli stuedenti delle classi seconde di tutti gli istituti superiori saranno chiamati a compilare le prove INVALSI, un altro emblema di un modello di valutazione che non tiene minimamente conto di quelle che sono le differenze, non solo tra indirizzi di studio delle diverse scuole, ma soprattutto tra singole realtà sociali, etniche e culturali in cui il singolo studente vive, le quali non possono essere classificate!


Un modello di valutazione che giudica e classifica in base alla compilazione di un foglio a crocette sta diventando il metodo di limitazione dell’accesso alla formazione su tutto il territorio nazionale, nelle scuole e nelle università.
Davanti a questo attacco, non possiamo rimanere fermi.
E’ arrivato il momento di agire!


Il 12 Maggio, giorno dell’uscita delle graduatorie per l’accesso alle facoltà a numero chiuso, saremo in piazza in tutta Italia e chiediamo a tutte le studentesse e gli studenti, delle scuole superiori ma anche delle università, di scendere in piazza con noi di far diventare questa battaglia la miccia per un nuovo forte movimento che invada il paese e rivendichi i diritti espressi chiaramente nella nostra Costituzione!


In Lombardia, saremo presenti sotto gli Uffici Scolastici Provinciali di Lecco e Como e sotto l’Ufficio Scolastico Regionale lombardo a Milano dicendo una volta per tutte BASTA ai TEST A CROCETTE, una richiesta che racchiude in se lo smantellamento di un falso modello di valutazione e di ogni barriera che limiti l’accesso al mondo della formazione invitando da una parte gli studenti al BOICOTTAGGIO DEI TEST INVALSI in senso di rifiuto a questo sistema valutativo e dall’altra il MIUR all’ascolto concreto dei sogni e dei bisogni di una generazione che si sta vedendo smantellare il proprio futuro da una chiusura dei luoghi della formazione.

Sotto gli Uffici Scolastici, indosseremo una mascherina e ci disegneremo sopra un “X”, a simboleggiare l’attuale modello di valutazione, il quale ci svilisce a numeri da mettere in graduatoria.


Nessuna graduatoria può distruggere i nostri sogni!
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