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Chi Siamo

L’Unione degli Studenti Lombardia è un’associazione di studenti medi che fa parte del Sindacato Studentesco Unione degli Studenti, la più grande associazione di studenti medi italiana. L’Unione degli Studenti, è un’associazione nazionale apartitica e indipendente, di ispirazione sindacale e che difende ogni giorno i diritti delle studentesse e degli studenti.

L’Unione degli Studenti nasce il 12 marzo 1994 da diverse esperienze studentesche, con l’obiettivo di unire e amplificare la voce degli studenti sparsi nel Paese.

Tra gli anni ’90 e i primi anni 2000 l’Unione degli Studenti promuove mobilitazioni contro diversi governi e ministri dell’Istruzione e prende posizione su conflitti e crisi internazionali.

Nel 2008 abbiamo promosso e preso parte all’Onda, che ha sconvolto le nostre città e l’Italia intera, in contestazione alla riforma Gelmini. Negli anni successivi abbiamo continuato a denunciare e contestare i processi di privatizzazione della scuola pubblica e i tagli all’istruzione. In particolare tra il 2011 e il 2012 abbiamo promosso mobilitazioni contro l’austerity e nel 2012 contro il DDL Aprea, disegno di legge poi nei fatti bloccato le cui norme più contestate prevedevano la possibilità per le scuole di ricevere finanziamenti dai privati e forte compressione della partecipazione studentesca.

A partire dall’autunno del 2014 e per tutto il resto dell’anno l’Uds si mobilita contro la riforma del Governo Renzi “Buona scuola”, che alla fine viene approvata nonostante l’inarrestabile mobilitazione. Il 13 ottobre 2017 l’Uds promuove il primo “sciopero dall’alternanza scuola-lavoro” per denunciare i casi di sfruttamento in alternanza, per uno Statuto dei diritti degli studenti e delle studentesse in alternanza scuola-lavoro ed un Codice Etico per i percorsi formativi, già approvati in tantissime scuole.

Nel 2019 siamo a fianco delle mobilitazioni di Fridays For Future; l’apice della partecipazione è il 27 settembre 2019, con 1 milione di studenti che scendono in piazza in Italia per reclamare giustizia climatica e sociale. Tuttavia il rilancio mobilitativo primaverile si interrompe bruscamente a causa dell’emergenza Covid-19.

La pandemia ci isola in casa, amplificando le disuguaglianze e mettendo in seria discussione il diritto allo studio e l’accesso all’istruzione per tutt3: l’UdS ha avuto un ruolo fondamentale nel difendere i diritti degli studenti e delle studentesse nei mesi di didattica a distanza prima, e nel progressivo ritorno a scuola in sicurezza successivamente.

I mesi di lockdown hanno mostrato anche l’esigenza di ripensare completamente l’attuale modello di scuola italiana: meritocratico, nozionistico, frontale, escludente e competitivo. Questo ci ha portato a sviluppare la campagna Cantiere Scuola, con l’obiettivo di costruire una visione di scuola diversa a partire da chi la scuola la vive, ossia noi student3: nelle scuole di tutta Italia e sui territori abbiamo discusso di come, secondo noi, dovrebbe essere la scuola che vogliamo e abbiamo iniziato un grande percorso di elaborazione politica e rivendicativa, confluito nella stesura del Manifesto nazionale della scuola.

In Lombardia il 22 e 23 maggio 2021 l’UdS occupa una ex scuola abbandonata, il Liceo linguistico Manzoni, lanciando il proprio Manifesto lombardo per la scuola pubblica. La manifestazione nazionale del 19 Novembre 2021 ha fatto tornare migliaia di studenti in piazza sotto lo slogan “Siamo il futuro che si ribella”. A Roma nel febbraio 2022 si sono svolti gli Stati Generali della Scuola.

Nel frattempo, nell’arco di pochi mesi – tra febbraio e settembre 2022 – le morti in stage di Lorenzo, Giuseppe e Giuliano hanno riacceso i riflettori sui percorsi scuola-lavoro, mettendo in luce tutte le contraddizioni di questo sistema.

Partendo dalla consapevolezza che non è solo la scuola che vogliamo cambiare, ma a partire dalla scuola lottiamo per cambiare l’intera società in cui viviamo, abbiamo sentito l’esigenza di lanciare la campagna Ora Decidiamo Noi, naturale prosecuzione di Cantiere Scuola, una campagna a lungo termine che possa riaffermare i nostri diritti una volta per tutte. Dopo mesi (anni) di scioperi, cortei e manifestazioni è giunto il momento di riprenderci la voce e lo spazio che ci spetta dentro e fuori le nostre scuole, per poter decidere noi come student3 sulle nostre scuole, sulle nostre vite e sul nostro futuro.

Nel 2010, insieme a Link-Coordinamento Universitario, abbiamo dato vita al progetto ambizioso della Rete della Conoscenza, con l’obiettivo di unificare la rappresentanza e il conflitto di ogni luogo di produzione del sapere, per rilanciare una battaglia più ampia in nome dell’ampliamento dei diritti e della difesa dei beni comuni e per costruire un ampio percorso intersezionale per il diritto al futuro dell3 giovani in questo Paese.

Negli anni non siamo rimasti a guardare di fronte allo smantellamento della scuola pubblica e dell’intero tessuto sociale. Vogliamo lottare al fianco dei lavoratori, dei precari, degli immigrati e dei più deboli. Pretendiamo riforme radicali per la scuola pubblica che partano da chi la vive ogni giorno, rivendichiamo maggiori investimenti per il mondo della conoscenza: i saperi non possono essere considerati come spese da tagliare, ma come risorse indispensabili per il nostro futuro. Siamo convinti che l’accesso al sapere e alla conoscenza per tutt3 sia, nel nostro tempo, la vera sfida per far sì che ognuno possa sviluppare un proprio senso critico.

Chiediamo, per questo, una legge nazionale sul diritto allo studio che garantisca agli studenti un efficace “welfare studentesco”. Chiediamo scuole, trasporti e servizi pubblici di qualità; musei, cinema e teatri gratuiti, libri, musica e film a prezzi accessibili. La risposta dei governi di destra e centro-sinistra è stata insufficiente e dannosa. I processi di riforma della scuola degli ultimi 15 anni hanno abbassato la qualità dell’istruzione, limitandone l’accesso per tutt3.

Vogliamo una scuola dove gli studenti siano i reali protagonisti, con le loro idee e le loro proposte. Per questo partendo dalla partecipazione e dalla rappresentanza studentesca intendiamo ridare senso al ruolo dei rappresentanti di classe e d’Istituto, ai Comitati studenteschi, alle Consulte provinciali. Con la campagna Ora Decidiamo Noi rilanciamo una nuova stagione di partecipazione dal basso per riprenderci la voce e gli spazi che ci spettano nelle nostre scuole, per decidere noi sulle nostre scuole e sul nostro futuro.

Chiediamo una didattica nuova, che sappia coinvolgere gli studenti e stimolare la curiosità e lo spirito critico di ognuno; metodi d’insegnamento moderni inclusivi. Chiediamo che siano rispettate le inclinazioni, le aspettative e le capacità di tutti, che le lezioni non siano più il mero passaggio di nozioni da chi sta al di là a chi sta al di qua della cattedra, ma che siano il frutto di un lavoro comune svolto anche grazie all’utilizzo di nuovi strumenti, testi e metodi didattici.

Vogliamo una scuola transfemminista, che rispetti le nostre identità, i nostri corpi e il nostro benessere psicologico, che non ci colpevolizzi e non ci discrimini per il nostro vissuto. Vogliamo l’introduzione in tutte le scuole di carriere alias e sportelli psicologici gratuiti e accessibili, perché la scuola deve essere uno spazio educante, in cui potersi autodeterminare senza tabù né pregiudizi.

Lottiamo contro l’attuale sistema produttivo estrattivista, per la decarbonizzazione e contro le grandi opere inutili, sistema che riproduce da decenni morte e devastazione, distruggendo interi ecosistemi e la vita dei popoli che in giro per il mondo pagano lo scotto del modello neoliberista anche con la propria vita. Siamo consapevoli di come gli eventi estremi che in questi anni attanagliano anche l’Italia derivino dalla crisi climatica, per questo pretendiamo la cessazione degli accordi tra attività inquinanti e scuole, edilizia scolastica ecologica ed efficientamento energetico, sviluppo delle comunità energetiche, maggiori investimenti in trasporti pubblici e gratuiti.

Continuiamo a ribadire che di scuola, così come di lavoro e di carcere, non si può morire e non accettiamo la superficialità con cui questi argomenti continuano ad essere trattati. Per questo pretendiamo non solo l’abolizione dei PCTO, ma di tutte le forme di rapporti di scuola-lavoro e l’introduzione dell’istruzione integrata, costruendo percorsi che siano educanti e volti a trasformare il mondo e il sistema produttivo in primo luogo partendo dai luoghi del sapere. Inoltre da anni chiediamo un fondo nazionale straordinario per l’edilizia scolastica, grande emergenza nel Paese, tanto per una questione di sicurezza per chi sta a scuola ogni giorno, quanto per la necessità di vivere bene e dignitosamente il processo formativo quotidiano.

Vogliamo una scuola pubblica, laica, democratica, solidale e antifascista che veda le differenze come una risorsa da valorizzare. Mai più dovranno esserci discriminazioni basate sulla cultura, sulla nazionalità, sulla religione, sul colore della pelle, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere, ecc.

Siamo consapevoli di vivere in un mondo globale e pretendiamo risposte globali ai grandi problemi del nostro tempo, dalla crisi economica, alle tante guerre dimenticate, alle reti mafiose e malavitose. Chiediamo che il diritto allo studio per tutt* sia riconosciuto a livello mondiale come traguardo da raggiungere quanto prima.

Tutto questo anche in Lombardia, per molti considerata la “locomotiva d’Italia”, ma che non investe un centesimo in più nel diritto allo studio e, anziché finanziare la scuola pubblica, preferisce di gran lunga sostenere il sistema di scuole private. La nostra educazione e crescita critica non è ciò che interessa a chi governa: tutto si basa su una meritocrazia competitiva che costringe moltissimi studenti ad una formazione professionalizzante e ad un sistema che ha l’obiettivo di introdurti il prima possibile nel mercato del lavoro.

L’Unione degli Studenti ha fatto molta strada in questi anni, ma abbiamo ancora tante battaglie da affrontare e per riuscire a cambiare davvero le cose e costruire un mondo diverso, si può farlo solo insieme.

Per questo ti chiediamo di partecipare, di dare voce alle tue idee, di batterti per i tuoi diritti! Un’altra scuola non solo è possibile, ma ora è più che mai necessaria!

Contatti

Telefono: +39 389 045 5465 (Sara)
Mail: lombardiauds@gmail.com

Ci puoi trovare a Milano presso il circolo Lato B, in viale Pasubio 14 (vicino alla stazione di Porta Garibaldi).

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Esecutivo regionale

L’Esecutivo Regionale è il gruppo che si occupa di coordinare i territori. Scopri chi siamo:

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Coordinatrice Regionale
+39 389 0455465

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Responsabile organizzazione,

+39 329 916 5557

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Responsabile comunicazione
+ 39 340 104 5754

July Xiang
Membro dell’esecutivo
+ 39 388 575 6538