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Manifesto di Adesione Laps 2010-11

Siamo il Laboratorio di Partecipazione Studentesca, un’associazione milanese indipendente, che difende ogni giorno nelle scuole i diritti delle studentesse e degli studenti. Nel 2008 abbiamo preso parte all’Onda che ha sconvolto le nostre città, l’Italia intera. Anche negli ultimi due anni non siamo rimasti a guardare di fronte allo smantellamento della scuola pubblica e dell’intero tessuto sociale. Vogliamo lottare al fianco dei lavoratori, dei precari, degli immigrati e dei più deboli. Pretendiamo riforme radicali per la scuola pubblica che partano da chi la vive ogni giorno, rivendichiamo maggiori investimenti per il mondo della conoscenza. Siamo convinti che l’accesso al sapere e alla conoscenza per tutt* sia, nel nostro tempo, la vera sfida per far sì che ognuno possa sviluppare un proprio senso critico. Chiediamo, per questo, una legge nazionale sul diritto allo studio che garantisca agli studenti un efficace “welfare studentesco”. Chiediamo scuole, trasporti e servizi pubblici di qualità; musei, cinema e teatri gratuiti, libri, musica e film a prezzi accessibili. La risposta dei governi di destra e centro-sinistra è stata insufficiente e dannosa. I processi di riforma della scuola degli ultimi 15 anni hanno abbassato la qualità dell’istruzione, limitandone il libero accesso. Vogliamo una scuola dove gli studenti, con le loro idee e proposte, siano reali protagonisti. Per questo intendiamo ridare un senso al ruolo dei rappresentanti di classe e d’istituto, ai comitati studenteschi, alle consulte provinciali e ai collettivi, facendo in modo che abbiano un maggiore potere decisionale sulle scelte che influenzano il mondo della scuola, che siano reali luoghi di partecipazione e che incentivino soprattutto l’impegno quotidiano dei singoli studenti. Rigettiamo provvedimenti come il Progetto di Legge Aprea e il voto di condotta che mirano alla privatizzazione delle scuole e all’annullamento della soggettività studentesca, già  attualmente sotto attacco di presidi e docenti autoritari. Chiediamo una didattica nuova, che sappia coinvolgere gli studenti e stimolare la curiosità di ognuno; metodi d’insegnamento moderni e di inclusione. Chiediamo che siano rispettate le inclinazioni, le aspettative e le capacità di tutti, che le lezioni non siano più il mero passaggio di nozioni da chi sta al di là a chi sta al di qua della cattedra, ma che siano il frutto di un lavoro comune svolto anche grazie all’utilizzo di nuovi strumenti, testi e metodi didattici. Chiediamo, inoltre, la valutazione del lavoro dei professori e che gli studenti abbiano voce in questo processo. Continuiamo a ribadire che di scuola, così come di lavoro e di carcere, non si può morire e non accettiamo la superficialità con cui questi argomenti continuano ad essere trattati. Da anni chiediamo un fondo nazionale straordinario per l’edilizia scolastica, grande emergenza nel paese. Per questo stiamo realizzando un dossier, monitorando e segnalando tutte le situazioni di pericolo. Vogliamo una scuola pubblica, laica, democratica, solidale e antifascista che veda le differenze come una risorsa da valorizzare. Mai più dovranno esserci discriminazioni basate sulla cultura, sulla nazionalità, sulla religione, sul colore della pelle, sull’orientamento sessuale, sull’ identità di genere, ecc. Siamo consapevoli di vivere in un mondo globale e pretendiamo risposte globali ai grandi problemi del nostro tempo, dalla crisi economica, alle tante guerre dimenticate, alle reti mafiose e malavitose. Chiediamo che il diritto allo studio per tutt* sia riconosciuto a livello mondiale come traguardo da raggiungere quanto prima. Il LaPS – Laboratorio di Partecipazione Studentesca è cresciuto non poco durante questo autunno, ma ci sono ancora molte lotte da affrontare. Ci siamo confederati all’Unione degli Studenti e con essa abbiamo dato vita al progetto della Rete della Conoscenza assieme a Link – Coordinamento Universitario, con l’obiettivo di unificare la rappresentanza e il conflitto di ogni luogo di produzione del sapere e rilanciare una battaglia più ampia in nome dell’ampliamento dei diritti e della difesa dei beni comuni.
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