Siamo scesi in piazza, oggi, 14 dicembre, in occasione del voto di sfiducia al governo Berlusconi. Diecimila studenti hanno aderito alla nostra mobilitazione, dalle scuole di Milano, dalla provincia, delle università. Siamo scesi in piazza per dimostrare che non restiamo a guardare, che non siamo spettatori passivi, ma che vogliamo vivere la nostra storia, essere protagonisti del nostro futuro. Siamo scesi in piazza, studenti, ricercatori, lavoratori, immigrati, per continuare a lottare insieme e difendere i nostri diritti. Siamo scesi in piazza per riappropriarci delle nostre città, riprenderci gli spazi che ci stanno sottraendo. Siamo scesi in piazza per non lasciare che la caduta di questo governo fosse determinata solo da giochi di potere e macchinazioni di palazzo. Siamo scesi in piazza perché vogliamo essere noi a decidere del nostro futuro. L’esito negativo della votazione non interromperà le nostre mobilitazione. Sappiamo che si è determinata una situazione di ingovernabilità, che il governo e ancora precario, e che dobbiamo essere noi a farlo cadere.
Per questo motivo, al termine della manifestazione, in Piazza Fontana, abbiamo aperto il nostro momento assembleare, che intendiamo portare avanti nei prossimi giorni e dal quale vogliamo uscire con un nostro programma d’opposizione, con vertenze locali e nazionali con cui sostenere la nostra lotta e presentare la nostra alternativa. Parliamo di welfare di cittadinanza, per consentire a ciascuno la piena autonomia e la totale facoltà di realizzare il proprio futuro a prescindere dalla base sociale di partenza. Parliamo di una mobilità libera, che permetta agli studenti di spostarsi più agevolmente sul territorio nazionale e imparare a conoscerlo. Parliamo di AltraRiforma, del nostro progetto per cambiare davvero il sistema scolastico in Italia. Parliamo di metodi di lezione alternativi alla lezione frontale, di valutazione narrativa, di commissione paritetica e rafforzamento della rappresentanza studentesca. Parliamo di un riordino complessivo del percorso formativo, a partire dalle scuole elementari. Parliamo di edilizia scolastica e di sicurezza nelle scuole. Parliamo di una legge nazionale per il diritto allo studio, perché ragazzi del sud e del nord, di tutte le regioni possano accedere agli stessi livelli di istruzione.
Parliamo di ripubblicizzazione dei beni comuni, contro il progetto di privatizzazione globale, dell’acqua, dell’istruzione, della conoscenza. Parliamo di tagliare le spese militari, a favore dei finanziamenti alle borse di studio. Parliamo di un più facile accesso alla cultura per gli studenti, nei musei e nei luoghi di formazione, parliamo di sapere condiviso, di copyleft, creative commons e open source. Sono queste le nostre proposte concrete, le idee con cui vogliamo contrastare questo governo e la politica degli interessi personali. Continueremo la nostra assemblea giovedì 16 al lato B, in P.zza XIV Maggio, alle 16:00, e invitiamo tutti a partecipare attivamente.
Il governo non è caduto, ma anche noi siamo ancora in piedi.
La sfida continua: VEDIAMO CHI CADE!
Milano, 14 dicembre 2010