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Como |
Al netto di un autunno caldo che ha visto in piazza mezzo milione di studenti in tutta Italia, il primo che questo Governo si trova ad affrontare, crediamo sia indispensabile soffermarci su un aspetto. La risposta. La stessa Ministra Giannini ha dichiarato lunedì in conferenza stampa che gli studenti che hanno partecipato alla consultazione sono poco più di sei mila, numeri irrisori nei confronti della partecipazione che hanno visto le nostre piazze. Tuttavia, in tutta la penisola, chi veramente ha provato ad esprimere volontà di cambiare la scuola ha ricevuto una risposta unicamente repressiva.
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Monza |
Bari in primis. Un compagno della nostra organizzazione ha visto pendere una denuncia sulla propria fedina penale per aver occupato la sua scuola. Vergognosa la risposta del Dirigente Scolastico che, dopo averlo denunciato, l’ha sospeso otto giorni insieme a due studentesse.
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Lecco |
Anche a Milano, non si è fatta mancare la tipica risposta del Governo. Esemplare è stata la gestione dell’ordine pubblico del 14 novembre dove le forze dell’ordine hanno caricato alle spalle un gruppo di studentesse e studenti nell’androne dell’Arcivescovado. Alcune nostre compagne della nostra organizzazione, totalmente ingnare di quello che sarebbe successo loro, hanno avuto un attacco di panico. Poco prima, invece, l’intero corteo mentre attraversava una piazza prevista e autorizzata precedentemente dalla questura veniva fermato e gasato con i lacrimogeni.
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Bergamo |
Non possiamo permettere che si vada oltre.
Oggi in alcune scuole e città lombarde abbiamo appeso uno striscione. Con ciò vogliamo esprimere solidarietà verso tutti gli studenti che in questo autunno sono stati vittime di repressione.
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Mantova |
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Sesto San Giovanni / Cinisello Balsamo (MI) |
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Vimercate (MB) |
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Milano |
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Varese |